Articolo tratto da: "Il Mattino" Il comitato festa, interrompendo una lunga tradizione, ha deciso di far trasportare la statua del Santo protettore dei marittimi su una zattera da passeggio anziché sulla paranza del pescatore più anziano. Immediate le proteste degli uomini di mare che dopo aver disertato la processione hanno inviato una lettera al Vescovo Mons. Angelo Spinillo, al Correttore Generale della Curia Generalizia dell’Ordine dei Minimi, al parroco della chiesa Madre di Sapri, don Nicola Romano e al Correttore Provinciale della Basilica di San Francesco di Paola. Il provvedimento era stato giustificato “per soddisfare una richiesta di un altro operatore del porto” precisando che la decisione sarebbe stata assunta dopo aver sentito il pescatore più anziano e il parroco. Ma i pescatori pensano, invece, a una presunta punizione politica, come si legge nella lettera a firma di Antonio Grasso. «Dopo oltre trenta anni non abbiamo potuto portare il Santo sulla barca del pescatore più anziano. Abbiamo manifestato tutto il nostro disappunto al comitato festa, che non ha voluto capire le nostre ragioni. Il signor Annunziata consigliere comunale non può colpire al cuore e nei sentimenti chi ha la sola colpa di non averlo votato, la politica deve rimanere molto lontana dalla Fede». Ma era stato lo stesso Annunziata alla vigilia della festa a ribattere al presunto caso politico: «La politica non c’entra niente. Abbiamo cercato di soddisfare una richiesta di un altro operatore del porto che si era offerto di trasportare la statua sulla propria barca. Prima di prendere qualsiasi decisione abbiamo sentito il pescatore più anziano che aveva eseguito negli anni addietro il trasporto e il parroco». Mario Fortunato | ||
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