MARINA DI CAMEROTA: SEQUESTRATE LE CASE VACANZA

Articolo tratto da: "Il Mattino"

Sigilli a un complesso di case per vacanza a Marina di Camerota, denunciate tre persone.
Il progetto esecutivo era scaduto molto prima che iniziassero i lavori, rendendo tutte le opere abusive. L’operazione è stata condotta dai militari della brigata della guardia di finanza di Camerota, a pochi giorni dalla maxi-operazione realizzata per la lottizzazione “Castello”. Le nuove indagini dei finanzieri hanno portato alla scoperta di altri abusi posti in essere sempre nella frazione Marina, in località Piantata, in un sito interessato dalla realizzazione di case per vacanza.
Qui sono scattati i sigilli per 7 strutture a schiera in corso di realizzazione con un ingombro in pianta di 175 metri quadri e una volumetria di 525 metri cubi. Il valore stimato delle opere è di 500mila euro. È stato sequestrato anche un documento con i timbri del Comune di Camerota ritenuti contraffatti. E sono state denunciate dalla Procura della repubblica di Vallo il legale rappresentante della società proprietaria degli immobili, il legale rappresentante dell’impresa esecutrice e il direttore dei lavori. L’area in cui insistono le strutture ricettive in via di costruzione è sottoposta a vincolo paesaggistico e idrogeologico e ricade nel Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano.
Sempre nell’area protetta, oltre che in un sito di importanza comunitaria, è stato eseguito il sequestro preventivo di un’area di cantiere e un impianto di frantumazione mobile degli inerti a Felitto, in località San Vito Salvamari, lungo la sponda sinistra dell’omonimo torrente. L’operazione è stata condotta dal comando stazione forestale di Laurino, alle dipendenze del Cta di Vallo della Lucania, diretto da Fernando Sileo. Sono stati sequestrati anche diversi cumuli di materiale litoide pronto per la commercializzazione.
Il provvedimentocautelare è stato emesso su richiesta della Procura della Repubblica di Salerno, dopo che il corpo forestale ha accertato l’esercizio abusivo dell’attività, in assenza delle autorizzazioni e in area incompatibile con tali operazioni. Il gestore dell’impianto è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Vallo. E proseguono senza sosta le attività di controllo dei finanzieri contro gli abusi edilizi. Dall’inizio dell’anno numerosi i sequestri effettuati sulla costa cilentana, con raffiche di verbali e denunce. Ma purtroppo il cemento selvaggio continua a imperversare.
Elisabetta Manganiello
News pubblicata il 13-03-2009, letta 738 volte
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