TORRACA: LED CITY, PLAUSO DEGLI AMERICANI

Articolo tratto da: "Il Mattino"

Convegno con economisti e esperti del settore Il sindaco: così tagliamo il 65% delle spese
Il paese-laboratorio della luce per il futuro si trova nel cuore della provincia salernitana. Torraca, 1400 abitanti che da agosto si serve solo della luce dei led, è diventata un grande centro di sperimentazione permanente. È il risultato già raggiunto dalla piccola comunità cilentana e dalla Cree, la multinazionale americana che ha pubblicamente approvato il lavoro compiuto dal sindaco Daniele Filizola con l’illuminazione con i led.
«Apprezziamo l'opera di questa piccola comunità - ha commentato soddisfatto Greg Merritt, direttore marketing dell'azienda statunitense - e il compito realizzato continua un processo iniziato negli Usa». Grazie all'attenzione ottenuta per il premio nazionale di Ecomondo per la luce a led, che riduce del 65% la spesa dell'illuminazione pubblica, gli interessamenti sono in forte crescita, tanto che la Cree corporation, colosso americano - nonostante la giornata dello sciopero nazionale dei trasporti che ha penalizzato l'intero paese - ha deciso di esserci. L'incontro, moderato da Pierangelo Piegari, giornalista del Tg1 e voluto dal comune e dall'Elettronica Gelbison, azienda di Ceraso che ha realizzato le luci, ha analizzato i problemi progettuali, la sicurezza, gli aspetti economici, giuridici e l'inquinamento luminoso, senza dimenticare le norme illuminotecniche europee ed il finanziamento per riprodurre il caso di Torraca, la prima Led City al mondo.
Emozionato il giovane sindaco Filizola ha ricordato che risparmiare il 65% dei consumi e raggiungere un'elevata efficienza ed affidabilità, sono successi che fanno gola un po' a tutti. «La sua durata è superiore a quella delle classiche sorgenti luminose -spiega Filizola che a 37 anni è al secondo mandato -. C'è minor manutenzione poiché le lampade durano 10 anni invece che tre, con conseguente risparmio, tra l'altro senza inquinamento luminoso». «Siamo passati da lampade di 150 watt a quelle di 36». L'impianto dei 600 punti luce è costato 200.000 euro; si prevede in 7 anni il rientro del capitale investito.
Il comune imprenditore aderisce al progetto "Comuni Azzero CO2" e, con il Conto Energia del ministero dell'Ambiente, ha realizzato ben 4 impianti fotovoltaici che faranno incassare circa 50.000 euro all'anno, utili destinati per migliorare il paese.
Il professor Luciano Di Fraia, docente di Illuminotecnica presso l'Università di Napoli e collaudatore dell'impianto, ha spiegato che siamo solo nel mezzo di un cammino di perfezionamento, "con i led si registra l'assenza di materiale nocivo per l'uomo (raggi ultravioletti o infrarossi) ed una maggiore durata". Ha inoltre sottolineato che ci sono ancora delle soglie di miglioramento da raggiungere.
Sulle tecnologie utilizzate Filadelfio Cammarano ha presentato i successi di una piccola azienda come l'Elettronica Gelbison che dal periferico Cilento ha saputo esportare innovazioni anche all'estero. L'ingegner Gianni Silvestrini, direttore generale Kyoto Club e Mario Gamberale, di AzzeroCO2, si sono intrattenuti sull'aspetto ecologico sposato dal comune del golfo di Policastro. Marco Esposito, giornalista de "Il Mattino", ha presentato l'impatto mediatico del fenomeno energetico.
nic.nic.
News pubblicata il 01-12-2007, letta 4797 volte
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