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MARINA DI CAMEROTA: PROTEZIONE DUNE MARITTIME, RICORSO AL TAR

Articolo tratto da: "Il Mattino"

Accesso agli atti negato, il Codacons presenta ricorso al Tar contro il Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano. L’ente non avrebbe concesso all’associazione di prendere visione ed estrarre copia dei documenti relativi alla protezione delle dune sulla spiaggia del Troncone e Cala del Cefalo a Marina di Camerota.
«È incomprensibile la mancanza di trasparenza dell’ente Parco – afferma l’avvocato Pierluigi Morena dell’Ufficio legale dell’associazione – Non è spiegabile il silenzio dell’ente di fronte alla nostra richiesta di documenti diretta a comprendere perché le dune marittime, altrove protette, vengono distrutte nelle aree destinate a parco nazionale e in un sito riconosciuto di interesse comunitario».
Il Codacons Campania ha attivato la procedura nelle scorse settimane a proposito della spiaggia del Troncone e Cala del Cefalo, siti protetti anche dall’Unione europea. «La nostra iniziativa – dice il presidente del Codacons Campania, Enrico Marchetti – ha visto il coinvolgimento anche del Ministero dell’ambiente che con una nota del 14 aprile ha chiesto al Parco i motivi della mancata applicazione di una determina adottata nel 2006 dallo stesso ente, per la protezione di uno degli ultimi tratti costieri del Mediterraneo con dune marittime». Di qui la scelta di sottoporre la questione al tribunale amministrativo regionale. «La reticenza del Parco – prosegue il legale Morena – non ci ha lasciato altra possibilità che il ricorso al Tar di Salerno. Soltanto così potremo vedere soddisfatta la nostra richiesta di accesso agli atti.
In questo modo saremo in grado di sottoporre lo scempio paesaggistico all’attenzione delle istituzioni italiane e dell’Unione europea. E, qualora emergano responsabilità, siamo pronti a rivolgerci anche alla magistratura». Spiaggia bianca e fine caratterizza i due tratti di litorale per cui nelle scorse settimane il Codacons ha anche chiesto al Comune lo stop alle concessioni balneari. Sempre secondo Marchetti il fronte di dune avrebbe subito «danni irreparabili a causa della presenza di pedane e altre strutture balneari fino a pochissimi anni fa del tutto assenti».
E la risposta del sindaco Antonio Troccoli: «È prossimo al varo il piano spiagge, che sarà accompagnato da una valutazione di impatto ambientale e prevederà un’ampia zona riservata interamente alla spiaggia libera.
Nel frattempo, non saranno rilasciate concessioni. Ma queste rientrano tra le opportunità occupazionali e gli stabilimenti sono realizzati con strutture leggere e amovibili». el.ma.
News pubblicata il 03-05-2008, letta 1953 volte
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