POLICASTRO BUSSENTINO: SATERIANO STOP DEI GIUDICI ALLE RUSPE

Articolo tratto da: "Il Mattino"

L’ex sindaco Nicola Sateriano il Consiglio di Stato ferma il previsto abbattimento
Deposito di materiale edile a ridosso delle mura greco romane, il Consiglio di Stato sospende il provvedimento di demolizione. La vicenda passa sul tavolo del Tar di Salerno per il giudizio di merito. Soddisfazione da parte dell’ex sindaco Nicola Sateriano proprietario, insieme al figlio, dell’attività commerciale.
Sconcerto da parte del primo cittadino di Santa Marina che aveva programmato lo sgombero dell’area per riqualificare la cittadella medievale che dà il nome al Golfo della costa cilentana.
Continua la querelle tra il vecchio decano della politica locale - amministratore di Santa Marina per oltre quarant’anni, ex presidente dell’Ospedale “Immacolata” e della Comunità montana del Bussento - e Giovanni Fortunato, l’ingegnere che ha riportato la fascia tricolore nel capoluogo di Santa Marina dopo anni di appannaggio da parte di sindaci nati nella frazione di Policastro.
La IV Commissione del Consiglio di Stato, nella Camera di consiglio collegiale di martedì scorso (27 gennaio), ha emesso la sentenza che sospende l’ordinanza di demolizione emessa nei confronti del deposito di materiale edile, ubicato a ridosso delle mura di cinta, emessa dal comune di Santa Marina. Un provvedimento che dà ragione, almeno per il momento, alla famiglia Sateriano.
«L’arroganza e l’accanimento contro le persone non hanno mai portato bene e il tempo mi darà ragione. Ho ribadito che si tratta solo di accanimento nei mie confronti. Tengo a precisare che le tettoie, costruite all’interno dell’area dove è ubicato il deposito, sono state realizzate prima degli anni 60 quando non c’era alcun vincolo di autorizzazioni.
Tale circostanza è confermata dagli atti in possesso del Comune come risulta dal programma di fabbricazione del 1973», ha commentato con soddisfazione l’anziano politico cilentano. Immediata la replica del sindaco Fortunato che si dichiara sconcertato dal provvedimento e assicura che al massimo in tre mesi l’area sarà ripulita, riqualificata e restituita alla popolazione di Policastro.
«Non è possibile che in un paese democratico si possa scempiare uno dei monumenti più importanti della costa cilentana. Sono stato troppo umano, perché avrei dovuto ordinare subito l’abbattimento: ma la prossima volta, vi assicuro che le ruspe entreranno in azione il giorno dopo la sentenza».
A questo punto, per porre la parola fine a una vicenda che si trascina da circa un anno, occorre attendere ancora qualche mese, quando avrà luogo la causa presso il Tribunale amministrativo di Salerno.
Mario Fortunato
News pubblicata il 29-01-2009, letta 2410 volte
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